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Ingresso di un tempio indù nell’isola di Bali

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Il mondo essendo diventato un villaggio, come si dice, è inevitabile che ci siano incontri interculturali problematici. Eccone un esempio.

La foto quaggiú, che mostra l’entrata di un tempio indù nell’isola di Bali, mi è stata inviata da un giovane amico europeo che durante un recente viaggio, passando per Bali, aveva voluto visitare questo tempio con sua giovane fidanzata (a cui si è sposato nel frattempo – migliori auguri!).

Iscrizione all’entrata del tempio

Iscrizione all’ingresso del tempio

Foto: Bruno Fritsch 2001

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Traduzione della traduzione inglese affissa

AVVISO

Per mantenere l’aspetto sacro di questo tempio vi preghiamo di rispettare quanto segue:

1.   Alle donne è strettamente vietato di entrare nel tempio durante la loro mestruazione.

2.   Vestitevi decentemente prima di entrare sul terreno del tempio.

Grazie

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Traduzione della traduzione giapponese(?) / cinese(?) affissa

Chi può dirci in che lingua è stata fatta questa traduzione e come bisognerebbe tradurla in italiano? Preghiamovi di comunicarci quanto sapete! Grazie in anticipo!

Traduzione del testo originale

Chi può dirci in che lingua è scritto il testo originale e come bisognerebbe tradurlo in italiano? Preghiamovi di comunicarci quanto sapete! Graziein anticipo!

Commento sulle traduzioni

A volte è interessante paragonare piú traduzioni dello stesso testo. Qua è il caso. Ma abbiate la prudenza di non tirarne delle conclusioni frettolose!

Considerate che le differenze possono venire da differenti fonti:

-  dalla capacità di traduzione del traduttore

-  dall’opinione (forse infondata) che il traduttore o il mandante ha della nazione respettivamente delle nazioni di cui la lingua è la meta della sua traduzione (Ma bisogna tener conto del fatto che certe lingue si svolgono comunque a piú di una nazione o anche a un gran numero di nazioni.)

-  dalla struttura della lingua-meta e della difficoltà di metterla in rapporto con quella della lingua fonte

-  dall’universo concettuale delle lingue respettive (Ogni lingua presenta un’altra “analysi” della realtà, che, essa, è a priori uno spazio continuo e indistinto.)

-  dagli idiomatismi esistenti nelle lingue respettive

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Commento sul contenuto

Senza avere parlato loro personalmente, posso immaginarmi lo sgomento o anche la voglia di arretramento che quei giovani europei hanno forse avuto vedendo questa scritta.

Ma posso anche immaginarmi i problemi religiosi, psicologici e sociali che possono porre a un credente o un dignitario appartenente alla religione in questione le prese di posizione correnti degli europei moderni, a proposito.

C’è dunque un problema. Cosa fare?

La mia opinione molto personale: Rispettate le credenze religiose e le costumi altrui! Perché?

-  Vi sentirete meglio.

-  Avrete fatto prova di buona educazione rispettando l’ospitalità del paese straniero.

-  Avrete contribuato alla co-esistenza pacifica delle religioni e delle culture.

Voi vi togliete comunque il cappello entrando in una chiesa cristiana, voi vi mettete però il cappello entrando in una sinagoga e voi vi togliete le calzature prima di entrare in una moschea. Voi vi mettete l’abito con la cravatta per visitare un superiore importante e pochi anni fa anche una donna cristiana d’Europa non usciva mai senza mettersi il fazzoletta da testa...

Non dimentichiamoci che le religioni sono radicate nei cuori nonché nelle società. Anche cose che noi non potremmo trovare che inaccettabili per noi da noi, possono a nostro insaputo avere un ruolo importante e difficile da sostituire in un’altra società.

Neanche dimentichiamoci che uno dei grandi problemi sociali dell’attuale Europa è l’assenza totale di rispetto di tutta la gente, non solo dei giovani, per qualsiasi autorità e per ogni valore tradizionale, nonché la mancanza di orientazione che ne risulta. Noi non siamo degni di dare lezioni a altrui…

Bali

L’isola di Bali, conosciuta in Europa per i suoi templi, le sue spiaggie e le sue discoteche, è un isolotto indù in mezzo a una Indonesia a maggioranza musulmana fin dal secolo XVI. L’induismo ci è radicato fin da un migliaio di anni. L’islamo è ormai riuscito a guadagnare soltanto il nord dell’isola. La popolazione di Bali viene apprezzata dai turisti per il suo carattere mite, pacifico e sorridente. Probabilmente è questo carattere che ha sparmiato all’isola gli affrontamenti micidiali fra religioni, che ormai hanno scoppiati nelle altre isole dell’Indonésia e altrove.

Le bombe che scoppiando nel sud dell’isola hanno ammazzato quasi 200 personnes nell’anno 2002 sono tanto piú traumatizzanti per gli autoctoni. Queste bombe non hanno per altro niente a che fare con un conflitto fra le due grandi religioni presenti nell’isola, ma piuttosto con quel conflitto che attualmente oppone i ricchi Stati-Uniti alla parte povera del resto del mondo.

Hans-Rudolf Hower 2002

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Ultimo aggiornamento: 19/08/18